La primavera

La primavera
... sdegno il verso che suona e non crea (Foscolo, "Le Grazie")

martedì 5 luglio 2016

La bellezza dell'imperfezione

Ci ho messo tempo a capire e ce ne vorrà per sempre.
Capire dove tu fossi,
dietro quale lettera della parola disabilità
ti stessi nascondendo,
con quale ti fossi armato
per portare avanti la tua vita,
in un mondo che non ha proprio
la forma della promessa.
... Ma il più grande contraltare di bellezza
al gravare della disabilità, sei stato e sei tu stesso.
Quale canone dovettero inventarsi gli antichi,
che stesse lì a fondare il normale,
se poi tutto ciò che ha saputo rivelare la normalità
è stata la sua assenza?
Una Nike senza testa ma con le ali,
una Venere senza le braccia,
un Mosè sfregiato.
E il corpo di Frida Kahlo trapunto di ferro
come fanno le stelle con il cielo.
In questo esatto senso io dico che tu
con il tuo passo incerto,
con il tuo occhio sghembo, la parola tua attorcigliata,
sei l'essenza del quadro.

Da ragazza, quando pensavo che tutto il nostro impegno
sarebbe dovuto essere di modellare la vita
sulla misura conosciuta,
percepivo già, come un rumore sordo,
remoto ma costante,
che i meccanismi del mondo
non giravano per tutti ben oleati.

(Valeria Parrella, Tempo di imparare)



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